“Demoni, mostri e prodigi” di Giorgio Ieranò
— Leggi su books.google.it/books
La mitologia “universale” del grottesco: dall’antichità greca all’immaginario contemporaneo
Difficile conoscere a fondo i personaggi della mitologia greca senza sentirsi un po’ confusi e smarriti perché non esiste un libro unico, rivelato, una bibbia, ma piuttosto esiste una costellazione di autori che raccontano vicende di dei, semidei ed eroi con le loro complesse genealogie e parentele. Molte (come poteva non essere così?) sono le fonti citate in questo libro, utile sinossi per chi vuole orientarsi, imparare a riconoscere quei mostri che così spesso troviamo rappresentati nelle opere d’arte, dall’antichità fin nel contemporaneo: gorgoni, sirene, nereidi, fantasmi, vampiri,…
Molte le fonti citate dall’autore, tra le quali spiccano Omero, Luciano1 e Filostrato. Di quest’ultimo in particolare scopriamo il racconto delle vicende fantastiche e miracolose di Apollonio di Tiana, contemporaneo e quasi “gemello pagano” di Gesù. Apollonio incarna la transizione dal paganesimo al cristianesimo. La sua vita, al pari di quella di un santo cristiano è avventurosa: fatta di viaggi e prodigi2.
Cambiano i tempi ma i mostri, ibridi grotteschi, restano: ne abbiamo bisogno per dare forma a qualcosa di astratto ma profondamente vero e concreto per l’anima. Il cristianesimo non aveva obliato l’immaginario pagano che ha mantenuto radici forti e perdura fino ai nostri tempi ultra-moderni e sdivinizzati.

